martedì 11 ottobre 2011

Les Sentiers Conflictuels & Andrew King - 1888 [2006]



Non partorirò solo recensioni di dischi usciti recentemente, ma cercherò di essere il più aperto possibile riguardo ai generi ma soprattutto di non scrivere riguardo a band scontate, o progetti famosi. Di quelli già se ne occupano in troppi. Ecco allora che mi accingo a recensire un'autentica chicca uscita ormai un lustro addietro sotto etichetta Athanor. Questo disco è un progetto, o meglio collaborazione tra due artisti diametralmente "distanti" come sound, ma che qui la loro fusione ha creato delle atmosfere incredibili. Si parla di Les Sentiers Conflictuels, ensemble che solitamente produce dischi dark ambient e l'ormai storico singer neofolk Andrew King (ricordiamo ultimamente il Duo Noir con Tony Wakeford, tanto per citarne una collaborazione recente). Come mai due artisti così "lontani" musicalmente han deciso di produrre questo disco vi chiederete. Ebbene la risposta è semplice: ai LSC il compito di scrivere la musica, ad Andrew il compito di narrare. Esatto, avete letto bene, narrare. Infatti questa release è un concept basato sulle lettere che Jack The Ripper scrisse a Scotland Yard. Ad un primo ascolto questo cd può risultare arduo da assimilare, ma se ci si lascia andare, si nota la bellezza delle atmosfere cupe create dal francese LSC. D'altronde si parla di Londra, la città della nebbia e appunto famosa per la leggenda del primo serial killer della storia.
A livello sonoro troviamo varie cose: dal suono dei passi, al passare di una carrozza, pianoforte e synth oscuri e via dicendo. Il tutto condito dal "cantato" di King molto particolare in questa circostanza. Non mancano passaggi molto particolari, con percussioni molto potenti.
Insomma benvenuti nella Londra dell'ottocento. E non abbiate paura. Jack uccide solo le prostitute. Un must come cd.

Voto: 9,5


Tracklist:
1. The Night
2. Another Veil
3. Dear Boss
4. Goulston Street
5. The Fall
6. Above Everything
7. The Magnificence
8. Vapors
9. I Observe You
10. Silent Voices
11. Feathers And Knives
12. The Lights

Links: pagina Discogs di Les Sentiers Conflictuels ; pagina Discogs di Andrew King ; pagina LastFm di questo progetto

un assaggio!

lunedì 10 ottobre 2011

Nebelkorona - Tannenhochforst [2010]



Non voglio abituarvi bene, però questo cd non posso non recensirlo e anche subito. Nonostante sia uscito più di un anno fa, posso tranquillamente dire-in ritardo-che è stato una delle migliori scoperte del passato 2010. Non fatevi trarre in inganno dal titolo del cd, tutto si tratta tranne che di una band black metal. I Nebelkorona sono una band svizzera di "semplice" neofolk dalle tinte oscure e malinconiche. Questo Tannenhochforst è il loro secondo full-lenght uscito circa 2 anni dopo il debut. Il cd in questione è stato rilasciato dall'etichetta Heimatfolk. Sin dalla prima traccia "Morgenstunden" verrete catturati in un vortice di emozioni oniriche che perdureranno per tutte le sette  canzoni del cd.
Lamentose chitarre acustiche si mescolano sapientemente a ispiratissimi momenti di piano e synth con rare spruzzate di batteria. La voce poi mi vien da dire, è solenne e calza perfettamente con la musica prodotta, infatti le vocals sono pulite e lisce. Insomma il mix prodotto è rilassante e difficilmente non avrete l'impressione di essere in una foresta dai tetri alberi.
Non pensate però di essere davanti al solito disco neofolk piatto. Al suo interno avrete diversi passaggi di stati d'animo e sounds.
Consiglio mio: per i neofolk lover è un must have, per gli altri daceci una grande chance. Sappiate che il cd è stato prodotto da Alex Frank, che ha lavorato per gente come Werkraum, Triarii e Sturmpercht.

Voto: 8/10


Tracklist:
1. Morgenstunden
2. Windstille
3. Sonnenhall
4. Dezemberabend
5. Baumgespenster
6. Waldzauber
7. Abschiedsfeuer

Link: pagina Discogs di Nebelkorona ; pagina LastFM di Nebelkorona

ecco un assaggio video

Zlye Kukly - Strange Tomorrow [2010]



Inizio questo primo post del blog con un disco che penso pochi avranno la fortuna di conoscere.
Zlye Kukly, questo il nome dell'artista/band in questione, proviene dalla Russia e dopo molte releases autoprodotte, nel 2010 si è deciso a rilasciare il primo full-lenght sotto etichetta Ahnstern. Si tratta di un lavoro di difficile catalogazione in quanto le influenze presenti sulle 15 tracce sono variegate e potrebbero spiazzare qualunque ascoltatore privo di una conoscenza ampia della musica in genere. Di primo acchito, si potrebbe ricondurre il disco ad un neofolk di stampo classico, ma Fred Adra, questo il nome del mastermind dietro a questo progetto, non si è fermato a creare pezzi da copia-incolla. Ecco perchè sopraggiunge qua e là un po' di influenze progressive Folk anni 70, in cui l'autore riesce sapientemente ad unire spunti di lieve entità elettronica. E perchè nascondere l'influenza probabile della scena folk d'ex Yugoslavia anni 70? Volete dei paragoni con gente un po' conosciuta? Difficile anche per me. Potrei dirvi che alcuni pezzi ricordano vagamente le migliori ballads di Boyd Rice, altri i migliori Gae Bolg. Insomma ce n'è per tutti. Questo disco è veramente una chicca e per poter descriverne ogni traccia starei qualche pagina. Ecco che quindi lo riassumo dicendo: da avere. Anche chi non è un accanito ascoltatore di sonorità neofolk potrà tranquillamente trovare in questo disco qualcosa di magico. Atmosfere oniriche ed un'empatia, che oggigiorno, dove i dischi vengono prodotti in maniera "costruita e meccanica", che vi cattureranno magicamente.

Voto: 9/10

Tracklist:
1. Towers
2. He walks along the seashore
3. The touch me not city
4. Who said
5. Mad theater
6. Strange Tomorrow
7. Lamplighter
8. Legend
9. Blind man
10. Babylon is doomed
11. We kept watch over time
12. Son
13. No fear
14. Star path
15. At the end of days

Link: pagina Discogs di Zlye Kukly ; pagina LastFM di Zlye Kukly
Alcune tracce da poter ascoltare gratuitamente le trovate sulla pagina LastFM